Australia Ai Weiwei e Andy Warhol, artisti per la libertà

L’artista e attivista cinese Ai Weiwei è all’attenzione dei media di tutto il mondo per la sua protesta politica e la sua presa di posizione a favore dei rifugiati.
A fine gennaio ha deciso di chiudere la sua mostra “Ruptures” a Copenhagen per protestare contro la nuova legge controversa che limita l’immigrazione, permettendo alle autorità di sottrarre ai migranti i loro beni di valore e qualche giorno dopo si è fatto immortalare sdraiato su una spiaggia di Lesbos, ricreando l’immagine di Aylan, un bambino affogato il cui corpo è stato trascinato su una spiaggia a Bodrum, in Turchia, e che è diventato il simbolo della crisi dei rifugiati siriani.
L’artista aprirà uno studio a Lesbos come parte di una serie di progetti per aiutare i rifugiati.

Weiwei è stato anche coinvolto in una battaglia con il colosso Danese Lego.
Lo scorso ottobre Ai Weiwei ha rivelato su Instagram che la multinazionale ha rifiutato un ordine di grandi dimensioni per la mostra Andy Warhol-Ai Weiwei, alla National Gallery of Victoria di Melbourne.
I pezzi sarebbero dovuti servire per una grande installazione con una serie di ritratti di attivisti Australiani per i diritti umani e la libertà di parola e di informazione. La Lego ha negato la fornitura sostenendo di non supportare opere di tipo politico.
Ai Weiwei ha replicato sulla sua pagina Instagram che il loro rifiuto è “un atto di censura e di discriminazione”.
Di conseguenza è nato un movimento, che da Melbourne si è diffuso nel mondo, e una gigantesca campagna online:migliaia di persone hanno donato i loro mattoncini Lego.
Recentemente, riporta il Guardian, in seguito a una massiccia protesta internazionale, la Lego ha ritirato il divieto di fornire grossi ordini per motivi politici.

L’installazione di Ai Weiwei, la Letgo Room, ritrae personaggi come il fondatore di Wikileaks , Julian Assange, l’attivista per i diritti degli aborigeni australiani Gary Foley, la portavoce contro la violenza domestica Rosie Batty e il giornalista di al-Jazeera Peter Greste.
Weiwei ha completato il suo lavoro con due milioni di mattoncini di Lego finti ( comprati in Cina “molto più economici, e della stessa qualità” dice Ai Weiwei al Guardian), dal momento che non c’era più tempo per usare i pezzi donati per l’installazione.
La Letgo Room sarà donata da Weiwei al National Gallery of Victoria e i pezzi di Lego donati serviranno per creare una sua futura opera d’arte.

Andy Warhol-Ai Weiwei (i due artisti hanno anche le iniziali in comune) crea un dialogo costante tra due figure emblematiche del ventesimo e ventunesimo secolo, sottolineandone i punti di contatto su una vasta serie di tematiche: dal ruolo dell’arte, al rapporto con il loro tempo, con i media, la celebrità …

Organizzata dalla National Gallery of Victoria e dall’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, con la partecipazione di Ai Weiwei, che ha collaborato per più di tre anni alla sua realizzazione, la mostra, che sarà aperta fino al 24 aprile, presenta più di 300 opere dei due artisti, tra dipinti, sculture, serigrafie, installazioni, film, fotografie e pubblicazioni.
Mentre Warhol rappresenta “la modernità del ventesimo secolo, che è stato definito il secolo americano”, come spiegano i curatori della mostra, Ai Weiwei incarna “la vita contemporanea nel ventunesimo secolo, che è stato chiamato il secolo cinese”.

Dopo Melbourne la mostra sarà esposta a Pittsburgh, città natale di Andy Warhol, a giugno del 2016.
Accanto a opere iconiche di Andy Warhol e Ai Weiwei trovano spazio lavori commissionati all’artista cinese per l’occasione, come un’installazione tratta dalla serie Forever bicycles, composta da circa 1500 biciclette, Chandelier, un’opera di 5 metri di altezza composta da cristalli e di luci; Blossom 2015, un grande, spettacolare letto di fiori di porcellana bianca; e infine la Letgo Room.
With Flowers
2013-15 è un’installazione di grande impatto emotivo: su due pareti della stanza che vede al suo centroBlossom, l’enorme letto di fiori di porcellana, sono esposte fotografie di mazzi di fiori che Ai Weiwei ha messo sulla sua bicicletta fuori dal suo studio, sotto costante sorveglianza delle telecamere governative, in segno di protesta contro le autorità cinesi che avevano confiscato il suo passaporto e limitato la sua libertà di viaggiare liberamente.

Ai Weiwei riconosce l’influenza di Andy Warhol sulla sua opera. A New York , dove ha vissuto dal 1983 al 1993, Ai Weiwei ha conosciuto l’opera di Warhol per la prima volta. Il primo libro che compra appena arrivato a New York è The Philosophy of Andy Warhol (From A to B & Back Again) e nel 1987 si fa un significativo autoscatto di fronte al famoso ritratto multiplo di Andy Warhol, adottando lo stesso gesto.

Entrambi gli artisti hanno il desiderio di documentare esaustivamente il loro tempo, le loro vite ed esperienze e il fatto di essere entrambi impegnati nella comunicazione e nei media e di avere coltivato la celebrità.
Warhol è stato considerato un precursore dei social media, mentre Ai Weiwei, tornando da New York alla Cina, ha scoperto internet e ha aperto un blog, (chiuso dalle autorità cinesi nel 2009), che è una delle sue attività artistiche più conosciute.

Internet “ha cambiato totalmente la mia situazione”, dice Ai Weiwei “perché, finalmente, ho trovato questo preziosissimo dono che ha consentito a me, che avevo già perso tutte le speranze di comunicare, una nuova possibilità di esprimermi. Passavo giorni e notti su Internet, discutendo e condividendo idee su eventi del momento. Quello è stato il momento in cui mi sono più sentito vicino a Warhol. I suoi scritti erano molto simili ai messaggi di 140 caratteri di Twitter. Ho iniziato a creare film documentari, facendo e postando moltissime foto online, e ho partecipato a molte più interviste di quante ne avesse mai fatte Warhol”.
Così come Warhol era inseparabile dal suo registratore, così Weiwei è un “profeta” di Instagram e afferma: “Penso che la mia casa sia internet”.

C’è anche una sezione sui gatti, Studio Cats: Ai Weiwei e Warhol avevano in comune una grande passione per i gatti, immortalati da Warhol nei suoi scatti e disegni, e postati spesso da Weiwei sui social media.
Warhol aveva 25 gatti e Weiwei ne ha circa 30 nel suo studio a Pechino.