“In viaggio verso il giorno dopo” spettacolo dedicato ai bambini invisibili

Sbarca al teatro dell’Orologio, il 15 e 16 dicembre, “In viaggio (verso il giorno dopo)”, uno spettacolo teatrale dedicato ai bambini in pericolo in Siria e nel mondo, raccontato da chi, in prima persona, ha assistito al dramma di guerra e conflitti che hanno per vittime soprattutto i più indifesi. Attore, protagonista e voce narrante dell’allestimento è Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, che porta in scena i suoi viaggi compiuti in Sierra Leone, Giordania, Iraq, Kurdistan, Libano, insieme alle tante storie incontrate nel mondo.

“Dopo aver girato l’Italia negli ultimi 18 mesi per raccontare guerre e violenze dimenticate e oggi clamorosamente tornate alla ribalta, come il conflitto in Siria che dura da 5 anni – spiega Iacomini, reduce dal successo al teatro Franco Pa-renti di Milano – ho deciso di raccontare a teatro le storie di tanti bambini spesso invisibili. E’ una nuova sfida culturale che scommette sul teatro come forma di comunicazione diretta e di divulgazione su temi spesso dimenticati dai mezzi di comunicazione. Un invito a riflettere su tematiche scomode considerate distanti o spesso poco conosciute nella loro complessità”.

La prima parte dello spettacolo è incentrata sul racconto delle missioni, sul lavoro dell’Unicef nel mondo, sul rapporto che i media sembrano aver sviluppato con queste storie, spesso dimenticate. In un secondo momento, invece, lo spettatore viene idealmente catapultato in un viaggio nel campo di Zaatari, in Giordania, dove, da anni, sono rifugiati migliaia di profughi siriani.

La rappresentazione sarà arricchita da una parte di finzione scenica attraverso la figura di Imam, una ragazza siriana che lavora nel campo: il confronto tra le due realtà e la responsabilità dei rispettivi ruoli lascerà spazio a una storia d’amore delicata, vissuta sottovoce, che si nutre degli sguardi fugaci dei due protagonisti che non si sfiorano mai, consapevoli di vivere esistenze distanti ma parallele. La figura di Iman altro non è che il simbolo dell’amore tra i popoli: è lei che affida al protagonista un messaggio di pace e di responsabilità comune da trasmettere ovunque, per continuare ad accendere i riflettori su realtà che spesso si preferisce non vedere.

Lo spettacolo – scritto e diretto dal regista Paolo Vanacore, accompagnato dalle musiche del maestro Alessandro Panatteri, con la partecipazione delle attrici Silvia Antonini e Sina Sebastiani Del Grillo, e realizzato in collaborazione con l’Associazione Buona Cultura – fa parte della campagna dell’UnicefItalia, “Bambini in pericolo”. L’incasso delle serate verrà interamente devoluto a progetti del Fondo della Nazioni Unite, dedicati ai bambini che vivono in situazioni di emergenza in Siria, Nigeria, Sudan, Iraq, Somalia, Eritrea.