Roma, 21 mar. (askanews) – In occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down al via “Ethiopia meets Italy – Love Disability. Il loro posto giusto nel mondo”. Organizzato da La Stella Di Daniele Onlus per aiutare un paese, come l’Etiopia, ad abbattere le barriere sulla Sindrome di Down, “Ethiopia meets Italy – Love Disability”- patrocinato dall’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale del Comune di Roma – è nato per sostenere la Deborah Foundation ad Addis Abeba, primo e unico centro etiope realizzato per aiutare bambini e ragazzi Down. La Fondazione ha bisogno di una guida nella formazione del personale che lavora nel centro; ha necessità di sostenere le famiglie dei ragazzi con disabilità per costruire un mondo e futuro migliore.
“Siamo orgogliosi che altri Paesi guardino a Roma come un modello da seguire, che si instauri una collaborazione che è occasione di crescita e di progettualità, con lo sguardo sempre ampio, sulle molteplici dimensioni legate alla sindrome di Down, capace di estendersi anche nel lungo termine, come quello dei genitori, che sosteniamo con il “dopo di noi” e al contempo di agire restando focalizzato sul presente, sull’oggi – ha affermato Veronica Mammì, Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale del Comune di Roma che ha salutato l’avvio di Love Disability intervenendo oggi in diretta nel corso del webinar di presentazione del progetto di solidarietà – Il primo impegno è la sensibilizzazione, la corretta informazione e formazione continua delle professionalità coinvolte, l’inclusione vera, vale a dire il cambiamento culturale che si traduce in opportunità reali, concrete, nell’accettare l’indipendenza che ciascuno raggiunge, nel tutelare la libertà di scelta dell’altro, portatore di diritti e pari dignità”.
L’obiettivo de La Stella di Daniele Onlus, che con la sua Presidente Laura Rossi da anni sostiene progetti charity (primo fra tutti il Non Calendario che ritraeva volti noti accanto a ragazzi Down), è stato quello di mettere a disposizione le grandi competenze ed esperienze delle realtà associative, sanitarie e istituzionali italiane, per dar forza a Paesi meno preparati ad affrontare le disabilità.