Siria, 20 mila bambini a scuola grazie al progetto “Educate a child”
UNHCR ed Enel insieme per garantire l’istruzione primaria dei bambini siriani. Enel è stata la prima azienda italiana a rispondere all’appello lanciato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, nell’ambito del Global Compact dell’ONU, il più importante network di imprese al mondo impegnate a rispondere alle principali sfide legate alla sostenibilità e alla tutela dei diritti umani. Facendo seguito all’esortazione per un supporto all’impegno umanitario dell’Alto Commissariato per i Rifugiati in Siria, il Gruppo ha deciso di sostenere il progetto “EDUCATE A CHILD” dell’UNHCR, che garantisce l’accesso all’istruzione primaria per le bambine e i bambini rifugiati e sfollati nel Paese per il triennio 2015-18. Enel, attraverso la sua Onlus Enel Cuore, contribuirà a garantire l’accesso all’istruzione per il 2016 a oltre 20.000 bambini.
I numeri della forzata evasione scolastica. Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Istruzione siriano, la guerra ha costretto circa 2,4 milioni di bambini ad abbandonare la scuola dal 2011 ad oggi, con una diminuizione delle iscrizioni del 38%. L’impossibilità di proseguire nel corso degli studi è uno dei fattori più rilevanti che spinge i siriani a cercare asilo in altri Paesi. Nell’anno scolastico 2012 – 2013, grazie a “Educate a Child”, 9.164 bambini rifugiati in Siria, che erano fuori dal sistema scolastico, hanno avuto la possibilità di frequentare la scuola. L’obiettivo dell’UNHCR è continuare a garantire l’accesso all’istruzione a questi primi 9.164 bambini ed allargare il programma ad altri 200.000 bambini sfollati in Siria nel triennio 2015 – 2018.
Il senso e gli obiettivi del progetto. Il progetto si propone di colmare le carenze esistenti nei servizi scolastici, espandendone le capacità in una situazione di assoluta emergenza e drammaticità, fornendo i materiali scolastici necessari, assumendo staff di insegnanti, migliorando gli standard qualitativi e coinvolgendo le comunità locali.
I 5 punti del programma.
1) – contributo economico diretto alle famiglie più disagiate in modo da coprire le spese scolastiche annuali dei propri figli;
2) – attività di counselling e di orientamento scolastico;
3) – corsi di recupero degli anni scolastici;
4) – formazione del personale docente;
5) – recupero degli edifici scolastici.
La scelta di sostenere le comunità. Garantire il diritto all’istruzione significa non solo garantire un futuro ai bambini siriani, ma anche sostenere le famiglie nell’orientamento dell’educazione dei figli: un messaggio che Enel ha scelto sulla base dei suoi principi di sostegno alla comunità, in particolare dei soggetti più vulnerabili come i bambini, al quale ha voluto dare una risposta immediata.
L’educazione è un asse progettuale di Enel. Il tema educazione è in linea con uno degli assi progettuali di Enel in Italia. Con il progetto “Fare Scuola” di Enel Cuore, recentemente lanciato dalla Presidente Patrizia Grieco, nei prossimi tre anni si realizzeranno una serie di interventi di tipo pedagogico e strutturale in 60 istituti di infanzia e primari su tutto il territorio italiano. A questo si aggiungono gli impegni globali di ENEL nell’ambito dei Sustainable Developments Goals delle Nazioni Unite, ribaditi dall’AD Francesco Starace in occasione del Global Compact dello scorso settembre.