Un muro della gentilezza anche a Roma: “Dona quello che puoi. Prendi ciò di cui hai bisogno”

Muro e gentilezza. Due parole tanto diverse, mai così vicine. Da quando, lo scorso dicembre, nel nord dell’Iran è ‘nato’ il primo “Wall of Kidness”, anche in Italia i muri della gentilezza hanno iniziato a riempire le città in nome della solidarietà. La formula è sempre la stessa: “Chi può doni quello che ha. Chi non ha nulla prenda ciò di cui ha bisogno”. Cappotti, vestiti, scarpe. Dopo Parma, Bologna e Firenze, anche Roma avrà il suo muro della gentilezza e sorgerà nella sede Ama di Via Cassia (località La Storta, Roma Nord). L’idea è nata tra i banchi di scuola del liceo Marymount International. La professoressa di letteratura italiana Giovanna Iorio, promotrice del progetto, ha pensato di portare la didattica fuori dalle aule: spiegare il concetto di gentilezza, tipico del Dolce stil novo, ricollegandolo a quanto successo in Iran dove un muro, in genere simbolo di divisione, è diventato risposta concreta al bisogno. Grazie al patrocino del Municipio XV è stata individuata la parete, situata in un luogo denso di significato della capitale: la via Francigena, passaggio dei pellegrini in visita in questo anno giubilare. “Un muro che duri nel tempo. Una parete bella da vedere, dove le persone potranno lasciare doni e non scarti, e chi ha bisogno saprà che potrà trovare un sostegno”, spiega Giovanna Iorio. Tra i ganci e le mensole per gli oggetti, gli studenti realizzeranno un grande murale, guidati dallo street artist Mario Damico, fondatore dell’associazione “Pittori Anonimi Trullo”. Il disegno pensato per il muro della gentilezza romano sarà il frutto della fusione di 11 schizzi che gli studenti della Marymount hanno esposto il 9 marzo a scuola. Per l’occasione sono state realizzate e messe in vendita torte e dolci, il cui ricavato servirà ad acquistare i materiali necessari per l’abbellimento del muro. L’inaugurazione, con la possibilità di lasciare i primi oggetti, è prevista per il 19 marzo e, a lavori conclusi, sarà il gruppo scout Agesci Roma2 a prendersi cura della “parete della bontà” .